lunedì 25 maggio 2015

IL PRESIDENTE MATTARELLA, COM’ERA OVVIO, DICHIARA IMPROCEDIBILE IL RICORSO DEL COMITATO “NO ALLO SVINCOLO”; IL SINDACO GUZZETTI, COME SUO SOLITO, MANIPOLA LA NOTIZIA A SUO USO E CONSUMO

Abbiamo appreso negli scorsi giorni dalla stampa locale che il ricorso straordinario al Capo dello Stato presentato nel gennaio 2008 dal “Comitato cittadini attivi no allo svincolo” è stato dichiarato improcedibile.
La notizia è stata diffusa dal sindaco Guzzetti il quale, come suo solito, non ha perso occasione per dar sfoggio delle sue migliori qualità. Ha, infatti, voluto manipolare a suo uso e consumo la notizia nel chiaro intento di screditare il Comitato che ha cercato di evitare che ad Uboldo venisse realizzata la colata di cemento voluta proprio dagli amici, Raffaele Cattaneo in testa, del sindaco Guzzetti.
Caro sindaco Guzzetti, vede l’esito del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica non sorprende per nulla chi ha una minima dimestichezza con il diritto amministrativo e la motivazione è chiaramente illustrata nel parere del Consiglio di Stato del 27.08.14 nel quale emerge che essendo stato approvato in data 03.10.2008 dal Consiglio dei Ministri il decreto per la realizzazione dell’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A9 è divenuto irrilevante il parere espresso dall’ente locale con la delibera impugnata dal Comitato.
Di conseguenza essendo divenuta irrilevante la delibera consiliare impugnata è, conseguentemente, cessata la materia del contendere per cui il ricorso va dichiarato improcedibile.
Dichiarare improcedibile un ricorso per la cessata materia del contendere non significa automaticamente che il ricorso non sia fondato.
Nel caso in cui il sindaco Guzzetti volesse qualche ripetizione di diritto saremo lieti di fornirgliele.
Quello che lascia allibiti e che dovrebbe farci indignare non è il fatto che un comitato (sappiamo cosa pensa il sindaco di Uboldo dei comitati, lo abbiamo fatto presente anche al Prefetto), che è una modalità di partecipazione democratica dei cittadini, presenti un ricorso contro un atto della pubblica amministrazione, anche questo è un diritto previsto dalle leggi della nostra democrazia, bensì che servano oltre 7 anni per giungere ad una risposta. Questa è la vera notizia di cui dobbiamo indignarci, purtroppo, invece, ancora una volta dobbiamo indignarci e vergognarci della mancanza di rispetto per le idee altrui da parte del sindaco Guzzetti.
 
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Di seguito il tasto completo del parere emanato dalla prima sezione del Consiglio di Stato nell'adunanza di Sezione del 27 agosto 2014
 
 
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Prima
Adunanza di Sezione del 27 agosto 2014
 
NUMERO AFFARE 04415/2009
OGGETTO: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale sviluppo territorio e programmazione.
Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, con istanza di sospensiva, proposto dal Comitato Cittadini Attivi No allo svincolo, in persona del presidente p.t. Angela Cattaneo, contro Comune di Uboldo, avverso parere negativo allo svincolo denominato “Saronno sud” proposto nel progetto di Pedemontana e approvazione nuovo svincolo denominato "Uboldo/Origlio/Saronno sud”;
LA SEZIONE
Vista la nota di trasmissione della relazione prot. n. 11764 in data 19/10/2009 con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale sviluppo territorio e programmazione ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sul ricorso in oggetto;
Esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Francesco Bellomo;
Premesso:
Con ricorso straordinario al Capo dello Stato il Comitato cittadini attivi no allo svincolo chiedevano l’annullamento della delibera del Consiglio Comunale di Uboldo n. 65 del 2007 recante parere negativo allo svincolo denominato Saronno-sud proposto nel progetto di Pedemontana e approvazione nuovo svincolo denominato "Uboldo/Origlio/Saronno sud”.
La Sezione ha disposto di acquisire la decisione del Consiglio dei ministri (di estremi sconosciuti), adottata ai sensi dell’art. 81, comma 4, del d.P.R. n. 616 del 1977, previo parere della Commissione parlamentare competente, citata nella relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di comprovare che la delibera impugnata non avrebbe prodotto alcun effetto.
Il Ministero ha adempiuto, concludendo per la cessazione della materia del contendere.
Considerato:
Dall’istruttoria disposta è emerso che il Consiglio dei ministri, in data 3.10.2008 ha approvato il decreto per la realizzazione dell’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A9.
Stabilisce l’art. 81, comma 4, d.P.R. n. 616 del 1977 che “Se l'intesa non si realizza entro novanta giorni dalla data di ricevimento da parte delle regioni del programma di intervento, e il Consiglio dei Ministri ritiene che si debba procedere in difformità dalla previsione degli strumenti urbanistici, si provvede sentita la commissione interparlamentare per le questioni regionali con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro o dei Ministri competenti per materia”.
Ne consegue che la decisione del Consiglio dei ministri supera – rendendolo irrilevante – il parere dell’ente locale, sicché l’interesse al ricorso è venuto meno, come peraltro corroborato dalla mancata dichiarazione del ricorrente – debitamente interpellato – di voler proseguire il procedimento.
P.Q.M.
Esprime il parere che il ricorso debba essere dichiarato improcedibile.
L'ESTENSORE
Francesco Bellomo
IL PRESIDENTE
Giuseppe Barbagallo
IL SEGRETARIO
Gabriella Allegrini
 
 
 

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