Nei giorni scorsi tutte le forze politiche dell’opposizione consiliare, riscontrando che, al fine di una loro validità, le deleghe date dal sindaco ai consiglieri comunali devono essere previste dallo statuto comunale e che la norma fondamentale del Comune di Uboldo non prevede tale possibilità, hanno protocollato una richiesta affinché venisse revocato il loro conferimento.
Ieri
sera il sindaco ha commentato tale richiesta dichiarando che “le
deleghe sono una prosecuzione di una felice tradizione (forse l’unica) del mio
predecessore che diede a Pirotta e Volontè due deleghe una allo sport e una
alla viabilità …”
Il
sindaco poi aggiunge una critica al sottoscritto, con chiaro intento di farmi
passare per stupido e incoerente, essendo “colpevole” di aver sottoscritto con
gli altri capigruppo la richiesta a lui inoltrata dicendo che “Saibene
firma anche lui questo comunicato e mi stupisce: deve essere la sindrome dello
smemorato ...”
Ma
sindaco Guzzetti, se la realtà delle cose fosse veramente come dice lei, le
pare che avrei firmato la lettera regalandole un così facile assist?
Ancora
non ha capito che quando sostengo una tesi è perché prima mi sono documentato e
ho accertato la bontà di una certa argomentazione. Eppure ci conosciamo da anni.
Non voglio credere che lei sindaco
governi il comune ignorando quanto previsto dallo statuto comunale attuale e
quanto veniva, invece, previsto nello statuto previgente.
La differenza sta proprio qui.