Alle 21.00
del 10 gennaio 2014 presso la pizzeria Hurgada di Uboldo nasceva ufficialmente Progetto
Per Uboldo con lo scopo di fornire di nuovo all’elettorato di centrosinistra un
soggetto politico a cui fare riferimento e con l’obbiettivo primario di
riportare una voce e un "marchio" di centrosinistra nel panorama politico uboldese e
all’interno del consiglio comunale.
La strada non
si presentava certamente agevole.
Progetto Per Uboldo non aveva referenti
all’interno delle istituzioni comunali e il tempo perso nel tentativo di
aggregare tutte le forze politiche, che credevamo potessero ritrovarsi in un grande e
nuovo contenitore di centrosinistra, ha ridotto il tempo utile per farci meglio conoscere dai nostri concittadini in vista dell’appuntamento elettorale.
Nonostante
tutto però siamo riusciti a costruire un interessante gruppo di lavoro e un
buon programma amministrativo da sottoporre ai nostri concittadini riportando
il centrosinistra in consiglio comunale.
Nella propria
attività istituzionale, Progetto Per Uboldo – CentroSinistraUnito, è stato sin
da subito protagonista nel favorire la coesione tra le diverse forze di
opposizione sulle tematiche, per noi centrali, della trasparenza, della
partecipazione e della legalità.
E proprio i
temi della legalità e della trasparenza rappresentavano il filo portante di
tutto il nostro programma elettorale-amministrativo e rimangono il filo
conduttore dell’intera azione politica del nostro gruppo.
Certo
realizzare il proprio programma amministrativo quando si è forza di opposizione
è assai difficile, specie se chi governa se ne frega bellamente di qualsiasi
proposta gli venga fatta (salvo poi accusare le opposizioni di non proporre mai
nulla), tuttavia, grazie al recente intervento (su nostra sollecitazione)
dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, possiamo certamente affermare che una
parte del nostro programma amministrativo, quello sulla trasparenza, sia stato
realizzato.
Legalità e
trasparenza due tematiche, anzi due valori importanti e strategici per chi
vuole una nuova politica. Valori che chi si impegna in politica, a maggior
ragione nel momento in cui ricopre incarichi nelle istituzioni, dovrebbe avere
sempre presenti come un faro.
Siamo stati
particolarmente lieti, quindi, dopo il trattamento riservato dal sindaco di
Uboldo al nostro capogruppo (colpevole solo di aver chiesto il rispetto delle
regole imposte dall’anticorruzione sulla trasparenza), di ascoltare le
importanti e qualificate parole, su legalità e trasparenza, del Presidente
Mattarella durante il suo messaggio augurale di fine anno. Parole che marcano
certamente la distanza e la differenza tra chi è uomo dello Stato e delle Istituzioni
e chi invece, nelle istituzioni, ci si è trovato dentro per puro caso.
Vi riportiamo
di seguito il passaggio del messaggio di fine anno del Presidente Mattarella: “Negli ultimi anni è cresciuta la
sensibilità per il valore della legalità. Soprattutto i più giovani esprimono
il loro rifiuto per comportamenti contrari alla legge perché capiscono che
malaffare e corruzione negano diritti, indeboliscono la libertà e rubano il
loro futuro. Contro le mafie stiamo conducendo una lotta senza esitazioni, e va
espressa riconoscenza ai magistrati e alle forze dell'ordine che ottengono
risultati molto importanti. Vi è, poi, l'illegalità di chi corrompe e di chi si
fa corrompere. Di chi ruba, di chi inquina, di chi sfrutta, di chi in nome del
profitto calpesta i diritti più elementari, come accade purtroppo spesso dove
si trascura la sicurezza e la salute dei lavoratori. La quasi totalità dei nostri concittadini crede nell'onestà.
Pretende correttezza. La esige da chi governa, ad ogni livello; e chiede trasparenza
e sobrietà. Chiede rispetto dei diritti e dei doveri. Sono numerosi gli
esempi di chi reagisce contro la corruzione, di chi si ribella di fronte alla
prepotenza e all'arbitrio. Rispettare
le regole vuol dire attuare la Costituzione, che non è soltanto un insieme di
norme ma una realtà viva di principi e valori. Tengo a ribadirlo
all'inizio del 2016, durante il quale celebreremo i settant'anni della
Repubblica. Tutti siamo chiamati ad avere cura della Repubblica. Cosa vuol dire
questo per i cittadini? Vuol dire anzitutto farne vivere i principi nella vita
quotidiana sociale e civile.”.
Progetto Per
Uboldo, caro Presidente Mattarella, la ringrazia per queste parole e assicura a
tutti i cittadini che si batterà sempre contro l’arroganza e la strafottenza di
chi ignora, per propria convenienza, l’importanza del rispetto delle regole,
della trasparenza e della sobrietà.
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