Negli ultimi anni ho avuto modo di partecipare attivamente, prima con Il
Centrosinistra di Uboldo e ora con Progetto Per Uboldo – CentroSinistraUnito, alla
vita politica di Uboldo potendo così vivere più direttamente e da vicino gli
avvenimenti (e le scelte) che riguardano il Paese in cui sono nato ed in cui
vivo.
Considerando che la maggior parte dei cittadini non partecipa alle sedute
del consiglio comunale e ai vari eventi politici proposti dall’amministrazione
credo sia stato corretto proporre un articolo di fine anno 2016 in cui
condensare una serie di tematiche e decisioni affrontate nell’anno appena
trascorso così da stimolare, anche in me che pure ho vissuto, seppur dal lato
dell’opposizione, le scelte che in questi ultimi anni sono state poste in
essere da parte dell’amministrazione comunale, una riflessione.
Ed è proprio riflettendo sulle varie scelte amministrative, aldilà del
merito dei singoli interventi, che mi sembra, soprattutto in quest’ultimo
periodo, che si siano verificate delle macroscopiche contraddizioni.
Mi è tornato alla mente, per esempio, quando un mercoledì pomeriggio di
inizio novembre mi sono recato all’Istituto A. Manzoni ad assistere alla
discussione/presentazione del Piano di diritto allo Studio.
Ho sentito parlare in quell’occasione, soprattutto da parte dell’assessore
all’ambiente e di quello alla cultura, dell’attenzione che l’attuale
amministrazione pone nei confronti del risparmio energetico così da contenere i
costi ed evitare, ove possibile, forme di ulteriore inquinamento.
Pochi giorni dopo, presso l’aula consiliare, è stato presentato il progetto
di riconversione dell’area ex-Lazzaroni che, seppur già destinata all’attività
commerciale, non pensavo dovesse diventare l’ennesima "mecca" commerciale della
zona, questa volta – a detta dei progettisti – per un “bricolage di qualità”. E’
superfluo dire che la nostra zona è già invasa da centri e poli commerciali e che
almeno questo potevano risparmiarcelo.
Un’area che sarà destinata per circa ¼ alla realizzazione dei punti vendita
e per i restanti ¾ a una spianata di asfalto per i parcheggi e la viabilità a
uso della struttura con conseguente appesantimento della circolazione veicolare
e aumento dell'inquinamento. Proprio il contrario di ciò che è stato
propagandato agli ignari studenti in termini di inquinamento.
Ho sentito che il progetto ex-Lazzaroni rappresenta una opportunità
importante per il nostro Paese perché con i soldi ricevuti si potranno fare dei
lavori di riqualificazione in Uboldo e poi si creeranno nuovi posti di lavoro:
sulla prima spero, dopo aver visto la riqualificazione del viale del cimitero,
che qualche riflessione in più venga fatta prima di mettere in atto ulteriori interventi
“inutili”; a mio parere, infatti, la riqualificazione del viale del cimitero,
per come avvenuta, è da definirsi “inutile”, esistevano già degli alberi (in
ottima salute) e la sistemazione del viale era sufficiente. Sulla seconda, poi,
non sono così sicuro che gli abitanti di Uboldo abbiano precedenza per gli
eventuali posti di lavoro che si potranno creare.
Ancora a proposito del viale del cimitero, ho pensato anche agli
amministratori comunali che, raccontando ai nostri bambini dell’attenzione che
pongono a ridurre l’inquinamento, accompagnano i ragazzi delle scuole a
piantumare gli alberi, affermando dell’utilità che possono avere per la nostra
salute, il giorno della festa dell’albero. Una festa “per pulirsi la coscienza”
dopo le ultime decisioni prese da questa amministrazione che, senza una
preventiva riflessione pubblica, ha deciso di azzerare un filare di tigli in
buona salute che rappresentavano un elemento caratterizzante di Uboldo.
Se questo imbarazzante corto circuito tra quanto gli amministratori
predicano e quanto in realtà realizzano non l’avessi vissuto probabilmente non lo
crederei possibile, purtroppo però si tratta ormai della quotidiana normalità
tanto normale che sembra che addosso ai cittadini si possa far passare
qualsiasi decisione.
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