domenica 29 gennaio 2017

CHE FINE HA FATTO IL “PROGETTO RICIBO”? - INTERROGAZIONE DI PROGETTO PER UBOLDO – CENTROSINITRAUNITO

Nel settembre 2014 il consiglio comunale all’unanimità aveva approvato una mozione proposta dal gruppo consiliare di Uboldo Civica in seguito alla quale l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Uboldo, all’epoca guidato da Ercole Galli, aveva promosso un tavolo di lavoro composto dalle forze politiche presenti in consiglio comunale e dalla Caritas locale.
Progetto Per Uboldo – CentroSinistraUnito, pur non essendo il promotore dell’iniziativa e pur non avendo tale progetto tra i punti del proprio programma, ha fin da subito collaborato per rendere effettivamente operativo il “Progetto RICIBO”. Anche grazie al nostro rappresentante al tavolo di lavoro è stato possibile coinvolgere nel progetto di recupero delle eccedenze di cibo la mensa aziendale di Novartis che, insieme alla mensa scolastica di Uboldo, hanno permesso di mettere a disposizione dei nostri concittadini in difficoltà un pasto completo che altrimenti sarebbe stato gettato via.
Un grosso impegno, quindi, sia in termini di organizzazione e di coordinamento dell’iniziativa che di lavoro per la consegna porta a porta ad opera dei volontari ai quali va il nostro sentito ringraziamento.
Tutto sembrava essersi rodato quando, a seguito del cambio dell’impresa addetta alla mensa aziendale di Novartis, nel marzo 2016, veniva sospeso il recupero dei pasti dalla mensa della multinazionale in attesa che l’Amministrazione Comunale sottoscrivesse una nuova convenzione con il nuovo gestore della mensa.
L’Amministrazione, tuttavia, decideva di non sottoscrivere la convenzione e, con la fine dell’anno scolastico, dal giugno 2016, l’intero “progetto RICIBO” rimaneva sospeso.
A questo punto nel luglio 2016 il nostro gruppo chiedeva chiarimenti al nuovo assessore ai servizi sociali, Marco Mazzuccato, ma alcuna risposta ai quesiti posti ci veniva fornita.
Essendo convinti che il “Progetto RICIBO” rappresenti una iniziativa di particolare rilievo sociale, oltretutto a costo zero per le casse comunali, e ritenendo corretto indagare le ragioni che hanno portato l’Amministrazione Comunale a disattendere l’indirizzo unanime ricevuto dal Consiglio Comunale, Progetto Per Uboldo – CentroSinistraUnito lo scorso 13 gennaio ha presentato una interrogazione a risposta orale che verrà discussa nel consiglio comunale convocato per il prossimo 3 febbraio. Oltre alle motivazioni dell’amministrazione comunale sarà interessante comprendere quali siano le intenzioni future della Giunta poiché pare evidente, al momento, che senza un’attività di coordinamento da parte del Comune il “Progetto RICIBO” non possa riprendere ad operare e tutto a discapito dei nostri concittadini bisognosi.
 
Di seguito riportiamo il testo dell’interrogazione presentata:
 
Interrogazione a risposta orale presentata dal gruppo consigliare Progetto Per Uboldo – CentroSinistraUnito avente ad oggetto: “Progetto RICIBO”: richiesta chiarimenti sulle scelte e sulle intenzioni future dell’Amministrazione Comunale
Premesso che
Ø il Consiglio Comunale di Uboldo con delibera n° 62 del 26.09.2014 approvava all’unanimità la mozione presentata dal gruppo consiliare “Uboldo Civica” avente ad oggetto “Ri-Cibo e pane in attesa” che prevedeva:
-       di organizzare entro 30 giorni un tavolo di incontro e approfondimento con l’Assessore competente, la Caritas locale e i capigruppo di tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale ed interessate, al fine di raccogliere tutte le informazioni disponibili per l’organizzazione di un progetto per il riuso e la redistribuzione di cibo, per l’impostazione dell’iniziativa denominata “pane in attesa” e per la definizione di quali altri soggetti coinvolgere (associazioni, mense scolastiche e/o aziendali, commercianti, ecc.);
-       che l’Amministrazione Comunale dia seguito all’impegno utilizzando tutti i canali organizzativi e informativi di cui dispone;
Ø a seguito di numerosi incontri il tavolo di lavoro organizzava e faceva partire il “Progetto RICIBO” coinvolgendo non solo la mensa scolastica ma anche la mensa aziendale della società Novartis che acquisiva, a proprie spese, la necessaria attrezzatura (abbattitore) per il confezionamento e la conservazione del cibo da trasportare;
Ø veniva sottoscritta apposita “convenzione per il recupero delle eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale”, convenzione approvata con delibera G.C. n. 27 del 18.04.2015 nel cui deliberato si dà atto di Partecipare all’iniziativa di cui in premessa per l’altissimo valore sociale che la caratterizza”;
Ø in forza della convenzione di cui al punto precedente, oltre al pane e alla frutta recuperata dalla mensa scolastica, dalla primavera 2015 sino al marzo 2016, venivano distribuiti anche i pasti completi raccolti presso la mensa aziendale della Novartis di Origgio;
Ø a seguito del cambio dell’impresa addetta alla mensa aziendale di Novartis, nel marzo 2016, si rendeva necessaria la sottoscrizione di una nuova convenzione;
Ø in attesa della sottoscrizione della convenzione tra il Comune di Uboldo, la nuova azienda che si occupa della mensa di Novartis e gli altri soggetti interessati, il progetto di distribuzione del cibo agli indigenti è proseguito con i soli generi alimentari “recuperati” dalla mensa scolastica sino alla conclusione dell’anno scolastico 2015/2016;
Ø con il termine dell’anno scolastico 2015/2016 l’attività di distribuzione del cibo è rimasta sospesa;
Ø dalle informazioni “ufficiose” assunte pare che l’Amministrazione Comunale, ritenendo il “Progetto RICIBO” “non propriamente rispondente ai compiti istituzionali propri”, non intenda “sottoscrivere la convenzione” lasciando la gestione del progetto integralmente in capo alla locale Caritas;
Ø in data 11.07.2016, con nota prot. n. 11237 il nostro gruppo politico chiedeva chiarimenti in merito al “Progetto RICIBO” all’Assessore ai Servizi Sociali Dott. Mazzuccato;
Ø nel frattempo il “Progetto RICIBO”, anche per problematiche interne alla locale Caritas – individuata come soggetto a cui cedere il coordinamento dell’iniziativa – non ha più avuto seguito;
Ø alla data odierna alcun riscontro è pervenuto dall’Assessore ai Servizi Sociali alla richiesta di chiarimenti sopra citata;
 Rilevato che
Ø il Comune di Uboldo persegue la promozione della persona umana senza discriminazioni, così come sancito dall’art. 2 del vigente Statuto comunale, ispirandosi ai principi indicati, tra i quali:
-       lettera c) tutela attiva della persona improntata alla solidarietà sociale, in collaborazione con le associazioni di volontariato e nel quadro di un sistema integrato di sicurezza sociale, con particolare attenzione alle esigenze delle persone disagiate e svantaggiate”;
-       lettera h) promozione della funzione sociale dell’iniziativa economica anche attraverso il sostegno a forme di associazionismo e cooperazione che garantiscano il superamento degli squilibri economici, sociali e territoriali”;
Ø il “Progetto RICIBO”, senza ricadute in termini economici sul bilancio dell’Ente, ha consentito di raggiungere un duplice risultato: la possibilità per circa una settantina (mediamente) di nostri concittadini, in precarie condizioni economiche, di poter usufruire di un pasto completo e l’eliminazione degli sprechi alimentari conseguenti alle eccedenze di produzione, altrimenti destinati a divenire rifiuti, presso la mensa scolastica e la mensa di Novartis;
Ritenuto che
Ø il “Progetto RICIBO”, iniziativa caratterizzata - così come indicato nel dispositivo della delibera G.C. n. 27 del 18.04.2015 - da un “altissimo valore sociale” rientri a pieno titolo tra le finalità istituzionali del Comune di Uboldo così come sancite dall’art. 2 del vigente Statuto Comunale e che, anzi, sia uno strumento idoneo a realizzare parte delle finalità proprie dell’Ente in materia sociale;
Ø solo un ruolo attivo di coordinamento e di supervisione da parte dell’Amministrazione Comunale può consentire di proseguire l’iniziativa;
Si chiede al Sindaco e/o all’Assessore ai Servizi Sociali di conoscere:
1.   se effettivamente l’Amministrazione Comunale di Uboldo ha ritenuto di non sottoscrivere la nuova convenzione ritenendo il “Progetto RICIBO” “non propriamente rispondente ai compiti istituzionali propri” e, in caso affermativo, di chiarire in forza di quali criteri si è giunti a tale determinazione;
2.   per quali motivi l’Assessore ai Servizi Sociali non ha fornito i chiarimenti richiesti con nota dell’11.07.2016 prot. n° 11237;
3.   per quali motivi l’Assessore ai Servizi Sociali non ha ritenuto di informare il Consiglio Comunale, così come richiesto nella missiva di cui sopra, delle determinazioni assunte in merito al “Progetto RICIBO” la cui attivazione rappresentava un chiaro indirizzo politico fornito unanimemente dal Consiglio Comunale all’Amministrazione;
4.   se non si ritiene, stante l’impossibilità di continuare il “Progetto RICIBO” senza la diretta partecipazione e il diretto coordinamento da parte dell’Amministrazione Comunale, di ritornare a sostenere l’iniziativa in maniera diretta mediante la sottoscrizione della convenzione con l’azienda che ha in gestione la mensa di Novartis e con gli altri soggetti interessati   
Uboldo, 13 gennaio 2017

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