domenica 5 ottobre 2014

LA VICENDA DEL CIMITERO: UN PASTICCIO INIZIATO MALE E FINITO PEGGIO!

Progetto Per Uboldo – CentroSinistraUnito ha iniziato a operare come soggetto politico nella seconda metà del gennaio 2014 e una delle tematiche che da subito ha ritenuto di affrontare è stata proprio quella del cimitero.
Certo non essendo presenti nella composizione del precedente consiglio comunale non abbiamo potuto fare altro che limitarci ad una denuncia politica di quanto accaduto. Tuttavia, fin dall’inizio abbiamo avuto le idee chiare sia su quello che avremmo fatto se fossimo stati presenti nel consiglio comunale, sia sulle iniziative che avremmo intrapreso in caso di vittoria alle elezioni comunali.
In quello stesso periodo un operatore privato ha promosso un ricorso al TAR che ha costretto l’Amministrazione, al fine di evitare una condanna certa da parte del tribunale amministrativo,  ad una imbarazzante (sotto tutti i punti di vista) marcia indietro.
Infatti, durante lo scorso mese di agosto la giunta comunale, con una seduta appositamente convocata e priva del numero legale per deliberare (come scoperto dai gruppi consiliari di minoranza), ha cercato di porre rimedio alle problematiche create con l’affidamento in via esclusiva al gestore del cimitero, tramite la ben nota convenzione, anche di tutte le attività che si svolgono all’interno dell’area cimiteriale (manutenzione delle lapidi e dei monumenti funebri, servizi floreali, ecc.).

Oltre all’imbarazzante figuraccia della mancanza del numero legale, non possiamo non ricordare i fiumi di parole e di inchiostro che il sindaco Guzzetti ha versato per difendere la decisione dell’Amministrazione oggi parzialmente stravolta dalla medesima giunta che l’aveva ideata.
I cittadini ricorderanno che la decisione dell’Amministrazione Comunale, soprattutto in merito all’esclusiva sui lavori da realizzare all’interno dell’area cimiteriale aveva suscitato moltissime polemiche da parte della cittadinanza, tanto che sui tavoli dell’Amministrazione, circa un anno fa, era arrivata una petizione sottoscritta da oltre 700 cittadini Uboldesi con la quale si chiedeva di fare un passo indietro.
Il sindaco Guzzetti si era premurato di scrivere a tutti i sottoscrittori una lettera nella quale sostanzialmente, come suo solito, diceva tra le righe non capite nulla tutto è stato fatto per migliorare il servizio e per agevolare i cittadini. Ovviamente, poi, si era anche lasciato andare ad altri commenti e valutazioni che fanno capire la considerazione e l’importanza che viene riservata ai propri cittadini. Infatti, a pagina 16 de Il Notiziario del 31.01.2014 questo era il giudizio espresso dal primo cittadino in merito alla petizione: “… la petizione sottoscritta vale zero”.
Ancora, nelle settimane successive, il sindaco Guzzetti perseverava nella difesa della sua “creatura” e, parlando della richiesta di sospensiva connessa al ricorso al TAR, affermava “… se adesso l’hanno tolta (la sospensiva del TAR n.d.r.), forse, è perché si rendono conto che in Comune non ci sono degli sprovveduti …” (Il notiziario – 14.02.2014 pag. 19) e ancora dalle colonne de Il Notiziario del 07.03.14 (pagina 19) “cambiare l’appalto esporrebbe al danno”.
Poi sono arrivate le elezioni e tutti ricorderanno l’improvviso cambio di rotta, a pochi giorni dal voto, quando il sindaco Guzzetti annunciò una parziale revisione dell’accordo intercorso con l’operatore per la gestione del cimitero.
Preghiamo tutti i cittadini di tenere presenti le dichiarazioni del Sindaco Guzzetti che abbiamo riportato sopra e di riconsiderarle alla luce di quanto diremo tra breve.
Abbiamo richiesto nei giorni scorsi tutta la documentazione relativa al ricorso al TAR avente ad oggetto la gestione cimiteriale e, tralasciando i fatti accaduti e descritti all’interno del ricorso, vorremmo riportare il parere - del 10.02.2014 (quattro giorni prima della dichiarazione del sindaco Guzzetti sul fatto che in Comune non ci siano degli sprovveduti) - dell’avvocato che difendeva il Comune … faccio presente che, a mio avviso, i motivi del ricorso in oggetto sub 2, 3, 5 e 6 non appaiono privi di fondamento, almeno con riferimento ad alcuni dei “servizi e lavori all’interno dell’area cimiteriale” elencati “a titolo indicativo e non esaustivo” a pagina 4 della Carta dei Servizi cimiteriali approvata con la deliberazione G.C. n. 103/2013 e, in particolare, alla “manutenzione ordinaria e straordinaria dei manufatti privati”, ai “servizi floreali”, alla “pulizia e lucidatura periodica dei marmi e dei bronzi decorativi”, al “diserbo dei giardinetti” privati, all’”accensione lumini di cera” e ad “altre particolari prestazioni richieste dall’utente” relativamente ai manufatti privati. […] In questa prospettiva ritengo che, al fine di escludere – per quanto possibile – il rischio di dover riconoscere il risarcimento chiesto, con il ricorso, […], sia opportuno che codesta Amministrazione riesamini la deliberazione G.C. n. 103/2013 alla luce delle censure formulate con il suddetto ricorso e valuti se sussistono i presupposti per l’esercizio del potere di autotutela e, in particolare, per l’annullamento parziale della deliberazione medesima”.  
L’avvocato del Comune, quindi, riteneva fondato il ricorso, proprio in merito alla concessione in esclusiva dei lavori da effettuarsi all’interno dell’area cimiteriale e suggeriva all’amministrazione di rivalutare il tutto e di procedere ad annullare parzialmente la delibera n. 103/2013 al fine di evitare il rischio di un risarcimento danni.
Il difensore del comune, quindi, suggerisce il 10.02.2014 di fare ciò che i cittadini chiedevano con la petizione.
La giunta Guzzetti, invece, cosa fa? Va avanti imperterrita facendo dichiarazioni in totale contrasto con la realtà delle cose; lascia che altri cittadini si trovino a dover fronteggiare problematiche sicuramente simili a quelle descritte nel ricorso. Poi, all’improvviso, a pochi giorni dal voto, annuncia che valuteranno delle modifiche utilizzando la vicenda del cimitero per le proprie finalità elettorali.
Infine, passata la festa elettorale ed allo scattare del mese più tranquillo dell’anno, convoca una giunta in tutta fretta (talmente in fretta da scordarsi che per deliberare validamente serve il numero legale n.d.r.) e approva un accordo transattivo che rende felici tutti.
Leggendolo bene, però, qualcosa ancora non ci convince e l’accordo conserva ancora qualcosa che a nostro giudizio proprio non va bene.
Infatti, nell’accordo transattivo in questione si prevede che il gestore “rinuncia alla esecuzione in esclusiva all’interno dell’area cimiteriale dei seguenti servizi e lavori:
1. fornitura e posa di monumenti e lapidei, relativamente alla parte di cimitero esistente e non oggetto di realizzazione delle sepolture di cui al “corpo D” (nuovi loculi) e campi 30-31-32-33 (tombe a terra);
2. ornamenti cimiteriali, anche relativamente alle sepolture citate al precedente punto;
3. manutenzione ordinaria e straordinaria dei manufatti privati;
4. servizi floreali;
5. pulizia e lucidatura periodica dei marmi e dei bronzi decorativi.”
Nel punto 1, infatti, la rinuncia all’esclusiva della fornitura e posa di monumenti e lapidei riguarda solo il cimitero esistente, dove ovviamente il 99% delle tombe è già dotato di lapidi e monumenti, mentre permane l’esclusiva per la parte di cimitero in fase di edificazione.
Ciò significa che chi dovrà tumulare un proprio caro in una di queste nuove tombe dovrà rivolgersi al gestore per la realizzazione del relativo monumento.
Così ciascuna parte dell’accordo è soddisfatta del risultato ottenuto. I cittadini, invece, ancora una volta fanno le spese delle decisioni di questa amministrazione comunale che, a dispetto di quanto afferma la nostra Carta Costituzionale, non considera i cittadini tutti uguali e, appena può, li divide sempre in categorie: in questo caso in quelli che hanno la piena libertà di scelta e in quelli che possono scegliere tutto meno che la cosa principale: da chi farsi realizzare il monumento funebre.
Davvero un gran bel pasticcio!

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