Progetto Per Uboldo – CentroSinistraUnito ha iniziato a operare come
soggetto politico nella seconda metà del gennaio 2014 e una delle tematiche che
da subito ha ritenuto di affrontare è stata proprio quella del cimitero.
Certo non essendo presenti nella composizione del precedente consiglio
comunale non abbiamo potuto fare altro che limitarci ad una denuncia politica
di quanto accaduto. Tuttavia, fin dall’inizio abbiamo avuto le idee chiare sia
su quello che avremmo fatto se fossimo stati presenti nel consiglio comunale,
sia sulle iniziative che avremmo intrapreso in caso di vittoria alle elezioni
comunali.
In quello stesso periodo un operatore privato ha promosso un ricorso al
TAR che ha costretto l’Amministrazione, al fine di evitare una condanna certa
da parte del tribunale amministrativo, ad
una imbarazzante (sotto tutti i punti di vista) marcia indietro.
Infatti, durante lo scorso mese di agosto la giunta comunale, con una
seduta appositamente convocata e priva del numero legale per deliberare (come
scoperto dai gruppi consiliari di minoranza), ha cercato di porre rimedio alle
problematiche create con l’affidamento in via esclusiva al gestore del cimitero,
tramite la ben nota convenzione, anche di tutte le attività che si svolgono all’interno
dell’area cimiteriale (manutenzione delle lapidi e dei monumenti funebri,
servizi floreali, ecc.).
Oltre all’imbarazzante figuraccia della mancanza del numero legale, non possiamo non ricordare i fiumi di parole e di inchiostro che il sindaco Guzzetti ha versato per difendere la decisione dell’Amministrazione oggi parzialmente stravolta dalla medesima giunta che l’aveva ideata.
I cittadini ricorderanno che la decisione dell’Amministrazione Comunale, soprattutto in merito all’esclusiva sui lavori da realizzare all’interno dell’area cimiteriale aveva suscitato moltissime polemiche da parte della cittadinanza, tanto che sui tavoli dell’Amministrazione, circa un anno fa, era arrivata una petizione sottoscritta da oltre 700 cittadini Uboldesi con la quale si chiedeva di fare un passo indietro.
Il sindaco Guzzetti si era premurato di scrivere a tutti i
sottoscrittori una lettera nella quale sostanzialmente, come suo solito, diceva
tra le righe non capite nulla tutto è stato fatto per migliorare il servizio e
per agevolare i cittadini. Ovviamente, poi, si era anche lasciato andare ad
altri commenti e valutazioni che fanno capire la considerazione e l’importanza che
viene riservata ai propri cittadini. Infatti, a pagina 16 de Il Notiziario del
31.01.2014 questo era il giudizio espresso dal primo cittadino in merito alla
petizione: “… la petizione sottoscritta vale zero”.
Ancora, nelle settimane successive, il sindaco Guzzetti perseverava
nella difesa della sua “creatura” e, parlando della richiesta di sospensiva connessa
al ricorso al TAR, affermava “… se adesso l’hanno tolta (la
sospensiva del TAR n.d.r.), forse, è perché si rendono conto che in Comune
non ci sono degli sprovveduti …” (Il notiziario – 14.02.2014 pag. 19) e
ancora dalle colonne de Il Notiziario del 07.03.14 (pagina 19) “cambiare
l’appalto esporrebbe al danno”.
Poi sono arrivate le elezioni e tutti ricorderanno l’improvviso cambio
di rotta, a pochi giorni dal voto, quando il sindaco Guzzetti annunciò una
parziale revisione dell’accordo intercorso con l’operatore per la gestione del
cimitero.
Preghiamo tutti i cittadini di tenere presenti le dichiarazioni del
Sindaco Guzzetti che abbiamo riportato sopra e di riconsiderarle alla luce di
quanto diremo tra breve.
Abbiamo richiesto nei giorni scorsi tutta la documentazione relativa al
ricorso al TAR avente ad oggetto la gestione cimiteriale e, tralasciando i
fatti accaduti e descritti all’interno del ricorso, vorremmo riportare il
parere - del 10.02.2014 (quattro giorni prima della dichiarazione del sindaco Guzzetti sul fatto che in Comune non ci siano degli sprovveduti) - dell’avvocato che difendeva il Comune “… faccio presente che, a mio avviso, i
motivi del ricorso in oggetto sub 2, 3, 5 e 6 non appaiono privi di fondamento, almeno con
riferimento ad alcuni dei “servizi e lavori all’interno dell’area cimiteriale”
elencati “a titolo indicativo e non esaustivo” a pagina 4 della Carta dei
Servizi cimiteriali approvata con la deliberazione G.C. n. 103/2013 e, in
particolare, alla “manutenzione ordinaria e straordinaria dei manufatti
privati”, ai “servizi floreali”, alla “pulizia e lucidatura periodica dei marmi
e dei bronzi decorativi”, al “diserbo dei giardinetti” privati, all’”accensione
lumini di cera” e ad “altre particolari prestazioni richieste dall’utente”
relativamente ai manufatti privati. […] In questa prospettiva ritengo che, al fine di escludere – per quanto
possibile – il rischio di dover riconoscere il risarcimento chiesto, con il
ricorso, […], sia opportuno che codesta Amministrazione riesamini la
deliberazione G.C. n. 103/2013 alla luce delle censure formulate con il
suddetto ricorso e valuti se sussistono i presupposti per l’esercizio del potere
di autotutela e, in particolare, per l’annullamento parziale della
deliberazione medesima”.
L’avvocato del Comune, quindi, riteneva
fondato il ricorso, proprio in merito alla concessione in esclusiva dei lavori
da effettuarsi all’interno dell’area cimiteriale e suggeriva
all’amministrazione di rivalutare il tutto e di procedere ad annullare
parzialmente la delibera n. 103/2013 al fine di evitare il rischio di un
risarcimento danni.
Il difensore del comune, quindi,
suggerisce il 10.02.2014 di fare ciò che i cittadini chiedevano con la
petizione.
La giunta Guzzetti, invece, cosa fa? Va
avanti imperterrita facendo dichiarazioni in totale contrasto con la realtà
delle cose; lascia che altri cittadini si trovino a dover fronteggiare
problematiche sicuramente simili a quelle descritte nel ricorso. Poi,
all’improvviso, a pochi giorni dal voto, annuncia che valuteranno delle
modifiche utilizzando la vicenda del cimitero per le proprie finalità
elettorali.
Infine, passata la festa elettorale ed allo
scattare del mese più tranquillo dell’anno, convoca una giunta in tutta fretta (talmente
in fretta da scordarsi che per deliberare validamente serve il numero legale
n.d.r.) e approva un accordo transattivo che rende felici tutti.
Leggendolo bene, però, qualcosa ancora non
ci convince e l’accordo conserva ancora qualcosa che a nostro giudizio proprio
non va bene.
Infatti, nell’accordo transattivo in
questione si prevede che il gestore “rinuncia alla esecuzione in esclusiva
all’interno dell’area cimiteriale dei seguenti servizi e lavori:
1. fornitura e posa di monumenti e
lapidei, relativamente alla parte di cimitero esistente e non oggetto di
realizzazione delle sepolture di cui al “corpo D” (nuovi loculi) e campi
30-31-32-33 (tombe a terra);
2. ornamenti cimiteriali, anche
relativamente alle sepolture citate al precedente punto;
3. manutenzione ordinaria e straordinaria
dei manufatti privati;
4. servizi floreali;
5. pulizia e lucidatura periodica dei
marmi e dei bronzi decorativi.”
Nel punto 1, infatti, la rinuncia
all’esclusiva della fornitura e posa di monumenti e lapidei riguarda solo il
cimitero esistente, dove ovviamente il 99% delle tombe è già dotato di lapidi e
monumenti, mentre permane
l’esclusiva per la parte di cimitero in fase di edificazione.
Ciò significa che chi dovrà tumulare un proprio caro in una di queste nuove tombe dovrà rivolgersi al gestore per la realizzazione del relativo monumento.
Ciò significa che chi dovrà tumulare un proprio caro in una di queste nuove tombe dovrà rivolgersi al gestore per la realizzazione del relativo monumento.
Così ciascuna parte dell’accordo è
soddisfatta del risultato ottenuto. I cittadini, invece, ancora una volta fanno le spese delle
decisioni di questa amministrazione comunale che, a dispetto di quanto afferma
la nostra Carta Costituzionale, non considera i cittadini tutti uguali e,
appena può, li divide sempre in categorie: in questo caso in quelli che hanno
la piena libertà di scelta e in quelli che possono scegliere tutto meno che la
cosa principale: da chi farsi realizzare il monumento funebre.
Davvero un gran bel pasticcio!
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